Le ecografie muscolo-scheletrichea Turi
Tendini
I tendini sono strutture di connessione tra muscolo ed osso che permettono il trasferimento di energia generata dai muscoli all’osso; siano essi di ancoraggio, e pertanto forniti di peritenonio, che di scorrimento, e pertanto forniti di guaine sinoviali, in condizioni anatomiche fisiologiche appaiono identici gli uni agli altri.
I tendini possono andare incontro ad una serie di patologie che si possono distinguere in: degenerative (tendinosi, entesiti), flogistiche (peritendiniti, tenosinoviti) e traumatiche (rotture parziali o complete, lussazioni).
Altre patologie, estremamente rare, possono colpire i tendini: xantomi, tofi gottosi, depositi di cristalli di calcio e rarissimi tumori come il sarcoma a cellule chiare e relativamente più frequente il tumore a cellule giganti della guaina tendinea.

Muscoli
Si distinguono tre tipi di tessuto muscolare: striato, liscio e cardiaco. I muscoli che costituiscono l’apparato muscolo-scheletrico sono composti da fibre striate riunite in fasci; sia le singole fibre che i fasci che i muscoli sono dotati di rivestimento connettivale che prende vari nomi a seconda della sede.
L’attività muscolare ripetuta porta all’ipertrofia delle singole fibre muscolari, ma ne lascia inalterato il numero. Il tessuto muscolare distrutto non si rigenera e viene sostituito da tessuto connettivo cicatriziale.
Il nome dei muscoli può dipendere dalla forma, dalle dimensioni, dalla sede, dall’azione o dalle inserzioni; le loro inserzioni prossimali e distali avvengono mediante i tendini.
Ecograficamente appaiono come struttura caratterizzata da bande parallele ecogene distribuite uniformemente e tale aspetto ecografico riflette la disposizione anatomica.
Diverse patologie possono interessare i muscoli, tra queste quelle più frequenti sono le lesioni traumatiche, ma anche quelle infiammatorie e degenerative.
È buona regola eseguire lo studio muscolare in caso di evento traumatico almeno a 48 ore dall’esento stesso in modo da consentire un corretto studio delle fibre sede del trauma.
Legamenti
Sono strutture fibro-connettivali che collegano tra loro due segmenti ossei o due parti dello stesso osso e svolgono un importante ruolo biomeccanico nella stabilizzazione delle articolazioni.
Simili ai tendini hanno caratteristiche strutturali che conferiscono loro un’elevata resistenza alle forze applicate in trazione e un certo grado di elasticità che, in associazione ad una contrazione muscolare riflessa, previene la rottura (entro certi limiti) durante movimenti articolari non corretti.
I legamenti hanno forma, dimensioni ed aspetto diverso a seconda della sede e della funzione.
Ecograficamente alcuni sono valutabili in maniera costante, altri saltuariamente o solo in condizioni patologiche, altri ancora non lo sono mai (ad esempio i legamenti intrarticolari a causa del cono d’ombra costituito dalle ampie superfici ossee presenti).
Le lesioni che si possono avere a carico dei legamenti sono nella stragrande maggioranza dei casi lesioni traumatiche con vari livelli di gravità.
In linea generale, per rendere la valutazione più agevole, sarebbe opportuno eseguire l’esame ecografico non in fase acuta, ma qualche giorno dopo l’evento traumatico, per evitare che l’edema eccessivo impedisca una corretta interpretazione della lesione legamentosa.